Green Sitters
due amiche con una passione comune: la cura delle piante e ispirate dagli stessi valori: bellezza, partecipazione e lungimiranza.  Abbiamo percorsi professionali affini:Il lavoro educativo ed il rapporto con le persone. Forse più di tutto ci accomuna la propensione a vedere le cose non per come sono ma per come potrebbero essere e per come saranno. Unendo a seconda della necessità, creatività, incoscienza, testardaggine ed un filo di faccia tosta, ci piace pensare che ovunque sia pensabile un giardino, uno spazio verde fruibile, un luogo che accoglie e suggerisce: accoglie amici soprattutto (e non solo umani) e suggerisce nuovi modi, nuove strategie, nuove idee.

Il verde è una metafora potente. Il seme, i frutti, il nocciolo, le radici sono le parole con cui ognuno di noi almeno una volta si è descritto e interpretato; ma troppo spesso ne viene proposta una lettura al singolare.
Ma per noi "il verde" sono "I verdi": la foglia, il filo d'erba, il muschio, la corazza della cetonia. Il verde è plurale, e' un senso collettivo. Non c'è molto di più densamente e armoniosamente popolato di uno spazio verde eppure ci ostiniamo a ridurlo, recintarlo, mondarlo con reti, diserbi, tagli estenuanti...

A noi piace il verde quando è plurale: quando fa spazio, quando ospita altre creature, quando fa venir voglia di fare meglio e con le proprie mani, magari aiutato da altri.

I nostri lavori ospiteranno sempre amici, cani, bambini, insetti, erbe raminghe e erbacce preziose.
I nostri lavori arriveranno sempre un po' diversi da come erano partiti, perchè  per strada accoglieranno i suggerimenti e incasseranno le critiche, perderanno pezzi e ne 'troveranno' di nuovi.