Fisiocorsi
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Formazione in Terapia Manuale - Rieducazione Posturale FISIOCORSI organizza corsi di specializzazione post-laurea per Fisioterapisti e Medici.
I corsi riguardano principalmente l'ambito delle Terapie Manuali, dell'Osteopatia e della Rieducazione Posturale e si avvalgono di esperti del settore a livello nazionale e internazionale.
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facebook.comCLASSIFICAZIONI CICATRICI (I. Bencivenga) Perchè le cicatrici sono così diverse tra loro anche sulla stessa persona? Possiamo distinguere 4 tipologie di cicatrice patologica: Cicatrice ipertrofica: le cicatrici di questo tipo normalmente si formano a seguito di un proceso di guarigione meccanicamente stressato. Si formano più comunemente nelle ferite legate alle articolazioni. Si manifesta come un’alterazione rossa, dura e rilevata che normalmente non oltrepassa i limiti della cicatrice iniziale. Compare dopo circa 1-2 mesi dalla guarigione completa ed è associata a dolore e prurito di diversa intensità. Cicatrice cheloidea (cheloide): spesso nel linguaggio comune si confonde il termine cheloide con quello della cicatrice ipertrofica. Il cheloide è una cicatrice esuberante che copre una superficie maggiore della ferita che ha l’ha causata. Si forma in soggetti predisposti a seguito di traumi o lesioni cutanee anche minori. L’aspetto delle cicatrici cheloidee è sgradevole (lucide, rilevate e liscie). La presenza del cheloide non è in senso stretto una malattia ma dato che può crescere anche molto può interferire con il movimento normale delle eventuali articolazioni coinvolte. Cicatrice atrofica: le cicatrici atrofiche sono leggermente avvallate a causa di una mancanza di collagene. In questi casi, il tessuto cicatriziale copre la ferita ma non viene prodotto tessuto a sufficienza a riempire completamente l’area danneggiata. Le cicatrici atrofiche sono particolarmente comuni dopo l’acne o la varicella. Cicatrice retraente: e’ caratterizzata da una retrazione cutanea con riduzione della superficie ed ha come sede tipica le aree articolari sottoposte a flessione o estensione. Essa provoca un deficit funzionale soprattutto quando interessa regioni come il collo, l’arto superiore, la mano e l’arto inferiore. Il processo di cicatrizzazione può avvenire in maniera normale, con una cicatrice poco visibile e nel complesso soddisfacente, Cicatrice distrofica: Nel caso in cui invece la cicatrizzazione risulti deficitaria, ci si troverà di fronte ad una ferita che non guarisce. Questo fenomeno è correlato, nella maggioranza dei casi, a una condizione patologica locale o generale dell'organismo. Situazioni che favoriscono la difficoltà di guarigione di una ferita sono: problemi locali di circolazione sanguigna, infezioni, oppure disturbi che coinvolgono tutto l'organismo come il diabete, alcune malattie metaboliche o endocrine, gli stati di denutrizione o l'assunzione di alcuni farmaci come i corticosteroidi. Se la ferita è ampia con perdita di estese aree cutanee come nel caso delle ustioni il processo cicatriziale è inevitabilmente lungo e porta a risultati spesso insoddisfacenti sia per l'aspetto, sia per l'azione retraente che il processo cicatriziale determina.
Neurodinamica e trattamento della Catena Neuromeningea http://www.fisiocorsi.it/corso-di-neurodinamica-roma-2018 La neurodinamica è una metodica basata su nozioni di fisiologia e meccanica del sistema nervoso centrale e periferico (midollo spinale, dura madre, meningi, nervo periferico, tessuto connettivo neurale) nonché sui meccanismi che generano sintomatologia specifica integrati con il sistema muscoloscheletrico durante il movimento. Mediante una valutazione accurata (valutazione obiettiva, test neurodinamici e posture specifiche) ed il ragionamento clinico, tale metodologia permette di discriminare le cause sintomatiche di natura meccanico/infiammatoria da quelle di origine neurogena. Le tecniche di trattamento vengono integrate con le altre metodiche di Terapia Manuale, con particolare attenzione ai concetti di interfaccia meccanica, si utilizzeranno una progressione di tecniche di slider (scorrimento) e tensioner (tensionamento) con l’obiettivo di migliorare: il corretto scorrimento del tessuto neurale nelle sue interfacce, gli scambi metabolici, la capacità viscoelastica in presenza di una disfunzione del Sistema Nervoso (in particolare la componente periferica) e/o circostante. Durante il corso verranno prese in esame le più comuni sindromi del rachide, dell’arto superiore ed inferiore ( s. radicolari, TOS, S. di De Quervain, epicondilite, S. del tunnel carpale, s. del piriforme, problematiche muscolari mm. ischiocrurali associate al nervo sciatico, sindrome del tunnel tarsale, fascite plantare, sensibilizzazione del Sistema Nervoso Autonomo) alle quali si associano le più comuni disfunzioni del tessuto nervoso ( disfunzioni di scivolamento prossimale/distale, disfunzioni di tensionamento).
Trattamento delle Cicatrici in ambito Fisioterapico Torino 02-03 Dicembre 2017
Rieducazione Vestibolare e delle Vertigini di origine periferica Milano 24-25-26 Novembre 2017
Corso Metodo Mézières Bari Novembre 2017
Taping Bio-Meccanico Muscolare Milano 10-11-12 Novembre 2018
Cupping Roma 11-12 Novembre 2018
Coppettazione Neuromuscolare Roma 11-12 Novembre 2018
CORSO POSTUROLOGIA CLINICA ROMA 27-29 Ottobre 2017. La data di Milano nel mese di Novmbre è completa. Prossima edizione: Torino 20-21-22 Aprile 2018 http://www.fisiocorsi.it/torino-20-21-22-aprile-2018
Neurodinamica e trattamento della Catena Neuromeningea - Roma: 16-17-18 Febbraio 2018 http://www.fisiocorsi.it/corso-di-neurodinamica-roma-2018 La neurodinamica è una metodica basata su nozioni di fisiologia e meccanica del sistema nervoso centrale e periferico (midollo spinale, dura madre, meningi, nervo periferico, tessuto connettivo neurale) nonché sui meccanismi che generano sintomatologia specifica integrati con il sistema muscoloscheletrico durante il movimento. Mediante una valutazione accurata (valutazione obiettiva, test neurodinamici e posture specifiche) ed il ragionamento clinico, tale metodologia permette di discriminare le cause sintomatiche di natura meccanico/infiammatoria da quelle di origine neurogena. Le tecniche di trattamento vengono integrate con le altre metodiche di Terapia Manuale, con particolare attenzione ai concetti di interfaccia meccanica, si utilizzeranno una progressione di tecniche di slider (scorrimento) e tensioner (tensionamento) con l’obiettivo di migliorare: il corretto scorrimento del tessuto neurale nelle sue interfacce, gli scambi metabolici, la capacità viscoelastica in presenza di una disfunzione del Sistema Nervoso (in particolare la componente periferica) e/o circostante. Durante il corso verranno prese in esame le più comuni sindromi del rachide, dell’arto superiore ed inferiore ( s. radicolari, TOS, S. di De Quervain, epicondilite, S. del tunnel carpale, s. del piriforme, problematiche muscolari mm. ischiocrurali associate al nervo sciatico, sindrome del tunnel tarsale, fascite plantare, sensibilizzazione del Sistema Nervoso Autonomo) alle quali si associano le più comuni disfunzioni del tessuto nervoso ( disfunzioni di scivolamento prossimale/distale, disfunzioni di tensionamento).