Parco della Cavallera
Description
Il Parco della Cavallera è un Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) / Il Parco della Cavallera è un Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) di recente riconoscimento (delibera di Consiglio Provinciale n° 222 del 30/03/2009) che ha tra i suoi temi dominanti una serie di azioni e obbiettivi volti alla:
ricomposizione dello spazio agricolo;
ricostruzione del paesaggio e degli aspetti ecologici dei collegamenti con le limitrofe aree naturali protette della Valle del Lambro e del Molgora,
valorizzazione del patrimonio storico rurale.
I Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) sono parchi che nascono dalla decisione autonoma dei singoli Comuni. Essi rivestono una grande importanza strategica nella politica di tutela e riqualificazione del territorio, inquadrandosi come elementi di connessione e integrazione tra il sistema del verde urbano e quello delle aree protette di interesse regionale, e permettendo la tutela di vaste aree a vocazione agricola, il recupero di aree degradate urbane, la conservazione della biodiversità la creazione di corridoi ecologici e la valorizzazione del paesaggio tradizionale. Si tratta di parchi di dimensioni minori rispetto ai parchi regionali, ma questo non significa che offrano meno opportunità per visitatori curiosi, appassionati di natura e cittadini dell'area metropolitana.
Il Parco della Cavallera
a) approva il Programma Pluriennale degli Interventi (PPI);
b) propone ai Comuni l'aggiornamento degli strumenti di pianificazione relativamente al parco e il piano attuativo;
c) assume i necessari provvedimenti di programmazione e gestione economico-finanziaria e, qualora non vi sia tenuto per legge, predispone e approva comunque un apposito bilancio di previsione;[/dropcap]
d) approva uno o più regolamenti del parco sia rivolti ai proprietari delle aree che ai fruitori;
e) assicura servizi di informazione, di promozione del parco e di educazione ambientale, con particolare riferimento alle scuole;
f) sviluppa forme di collaborazione con:
● gli agricoltori, per mantenere o reintrodurre le colture
● tradizionali e/o biologiche, promuovere i prodotti tipici
● locali, fornendo un supporto tecnico ed economico;
● gli enti e i privati, anche tramite convenzioni, per favorire
● la fruizione pubblica delle aree;
● i Comuni confinanti per l'estensione territoriale del parco;
g) può avvalersi di un comitato tecnico-scientifico consultivo;