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Certificazioni Energetiche

P.zza della LIbertà, Lissone, Italy
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A.P.E. (attestato prestazione energetica): documento che classifica un immobile in base alle dispersioni energetiche, necessario per vendite, affitti, ecc. A cosa serve l'attestato di prestazione energetica? L'attestato di prestazione energetica (APE), con l'attribuzione di specifiche classi prestazionali, è lo strumento di orientamento del mercato verso gli edifici a migliore rendimento energetico, che permette ai cittadini di valutare la prestazione energetica dell'edificio di interesse e di confrontarla con i valori tecnicamente raggiungibili, in un bilancio costi/benefici.


Per ottenere l'attestato di certificazione energetica occorre:

- la planimetria dell'abitazione;
- l'anno di costruzione dell'immobile;
- la provincia e la città di locazione dell'edificio, per appurare la zona geotermica e le medie stagionali inerenti la temperatura;
- i dati e le carte catastali dell'immobile;
- il libretto della caldaia o dell'impianto centralizzato;
- il documento della legge 10/91 (se disponibile);
- le caratteristiche di isolamento dell'immobile.


L'APE è obbligatoria se:

- un edificio è di nuova costruzione;
- si vuol fare un intervento di ristrutturazione che includa un ampliamento volumetrico;
- si vuol fare un intervento che coinvolge più del 25% della superficie disperdente dell'edificio;
- si vuol recuperare a fini abitativi un sottotetto esistente;

- si vuol accedere agli incentivi, per esempio alla detrazione fiscale;
- si vuol vendere o acquistare un edificio o un'unità immobiliare;
- si vuol stipulare un contratto di affitto riferito ad una o più unità immobiliari;
- si vuol intervenire sull'impianto termico compresa l'installazione di uno nuovo o la sostituzione del generatore di calore;
- vengono stipulati nuovi contratti di servizio energia o gestione degli impianti termici o climatizzazione nel caso di edifici pubblici.


Cosa certifica l'APE?

Per il calcolo della certificazione energetica il tecnico deve valutare una serie di aspetti, a partire dalla zona climatica. Quindi dovrà valutare la posizione e l'orientamento dell'edificio, le sue caratteristiche termiche, l'impianto di condizionamento e di ventilazione, di riscaldamento e di produzione dell'acqua sanitaria, nonché la presenza di sistemi ad energia rinnovabile e pulita (fotovoltaico, eccetera). Infatti, secondo le linee guida per la certificazione energetica, la prestazione energetica complessiva di un immobile si può esprimere con l'indice di prestazione energetica globale EPgl, che altro non è che la sommatoria di altri indici e cioè di EPi, ossia l'indice che rappresenta la prestazione energetica per la climatizzazione invernale, di EPacs, e cioè l'indice di prestazione energetica per la produzione di acqua calda sanitaria, di EPe, ossia l'indice di prestazione energetica per la climatizzazione estiva e di EPill, ossia l'indice di prestazione energetica per l'illuminazione artificiale. Si tenga conto che, come dicono le linee guida, nel caso di edifici residenziali tutti gli indici sono espressi in kWh/mq all'anno, mentre nel caso di altri edifici (residenze collettive, terziario, industria) tutti gli indici sono espressi in kWh/m3 all'anno. Espletate queste valutazioni (eventualmente supportate da strumentazione idonea e da software dedicati), il tecnico sarà in grado di assegnare l'indice di prestazione energetica e dunque la classe energetica di merito.

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