Esiste dall’inizio di questo secolo, e pur seguendo l’evoluzione dei tempi, ha sempre mantenuto il suo carattere di trattoria popolare.  Esiste dall’inizio di questo secolo, e pur seguendo l’evoluzione dei tempi, ha sempre mantenuto il suo carattere di trattoria popolare, legata alla tradizione gastronomica della ‘bassa’. Oggi si chiama la ‘La matta’, perché il suo simbolo è il jolly, ma anche perché la sua precedente proprietaria era chiamata in quel modo dagli avventori, per le sue originalità - di tanto in tanto cantava arie di opere liriche mentre serviva in tavola e spesso serviva ai clienti quello che lei decideva. Oggi il titolare è certamente assai più pacato, la sua cucina è nel pieno solco della tradizione, e cioè rane, risotti, affettati, carni brasate e stufate, ma anche qualche piatto di pesce per i clienti in vena di novità.
L’ambiente è molto curato, lindo, fresco. Fra le specialità i salumi eccellenti e sempre accompagnati da un gnocco fritto leggero e morbidissimo, gli arrosti , fra le quali spicca il maialino al forno, i ravioli di zucca o al ripieno di stufato.
Ma quello che colpisce e invita a tornare in questa autentica trattoria di campagna lungo l’Adda è la schiettezza e la simpatia dell’ambiente. La comunicativa dei titolari, la cortesia di tutto il personale, il clima euforico, ma sempre lieve e mai invadente, hanno decretato il successo di questo locale, che è diventato un punto di riferimento per compagnie di amici, famiglie che lo utilizzano spesso per celebrare compleanni o altre ricorrenze, sportivi che vi vengono a concludere e festeggiare una giornata di fatiche all’aria aperta. D’estate si mangia sotto il pergolato sulla corte interna.