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Uniti per Albiate

Via Marconi 17 e 54, Albiate, Italy
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Dichiarazione di voto al Rendiconto 2015 - Consiglio Comunale 17.05.2016 Egregio Signor Sindaco, Giunta, Consiglieri e Cittadini, potremmo tranquillamente rileggere la nostra dichiarazione di voto al bilancio di previsione 2015 e non cambieremmo una virgola di quanto allora espresso: tasse e tributi non sono diminuiti e i cittadini continuano a pagare per servizi e investimenti che non vedono realizzati. Ci chiediamo dove siano le opere pianificate con gli oneri di urbanizzazione e con l’alienazione di beni: le spese per la viabilità hanno realizzato asfaltature a metà, di marciapiedi neanche l’ombra, i parchi giochi per quanto migliorati hanno visto qualche pecca nell’ultimazione dei lavori. La manutenzione degli alloggi comunali, che era la spesa più consistente, ha subito una battuta d’arresto nonostante l’introito della corrispondente voce in entrata. L’apertura del Polo Culturale continua a rimbalzare da un esercizio finanziario all’altro, così come l’archivio comunale. Le due gare d’appalto riguardanti l’illuminazione pubblica sono andate deserte: al riguardo ci avevate riferito di un project financing di cui non abbiamo saputo più nulla. Comprendiamo che amministrare i Comuni sia diventato un compito gravoso, in un quadro politico di scarsa autonomia decisionale che limita la capacità d’azione, ma proprio perché il rendiconto ha la funzione di permettere il controllo sull’operato della Giunta e sulla capacità di mantenere gli impegni assunti in sede di previsione, ci rammarica vedere quanto questi non siano in gran parte stati rispettati. A fronte di questa inadeguatezza nel completare quanto preventivato per anni avete incolpato il patto di stabilità, che da quest’anno uscirà dal vocabolario degli enti comunali e ora, invece, individuate l’artefice della vostra sventura nei ritardi della Centrale Unica di Committenza della Provincia, sulla quale avete espresso all’unanimità voto favorevole. In questo quadro di incertezza a noi pare che manchi quello sano spirito di intraprendenza nel cercare soluzioni non sempre a portata di mano. E’ evidente e non sottovalutiamo le difficoltà pratiche ed economiche cui sono sottoposti i nostri Comuni, ma non abdichiamo al nostro ruolo di sollecitazione propositiva affinché, con un maggior coinvolgimento della minoranza, si riescano sempre e comunque a realizzare opere e ad offrire servizi migliori agli albiatesi. Convocare la commissione a bilancio già depositato non è una buona prassi; deliberare su questioni di interesse collettivo convocando le varie commissioni a fasi alterne o l’aver riunito i capigruppo una sola volta in due anni, sono sintomi di una mancanza di collaborazione con chi rappresenta l’altra metà del paese. Non basta dire che bisogna essere uniti in questi momenti di difficoltà; ai discorsi bisogna far seguire fatti concreti. Una nota sulla Relazione allegata al bilancio: “Al rendiconto è allegata una relazione illustrativa della Giunta che esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti.” (art. 151, comma 6, D.Lgs. 267/2000) Ci spiace ancora una volta sottolineare di quanto anche questo strumento utile al cittadino nella lettura del bilancio, al pari del Documento Unico di Programmazione, sia di fatto sminuito e si riduca ad un’analisi contabile piuttosto che a un documento in cui si faccia comprendere quali scelte siano state compiute all’interno delle risorse effettivamente disponibili. Per esempio sarebbe stato utile trovare traccia delle motivazioni che sottendono alcune cifre a consuntivo: necessità o scelta? Pur approvando il risultato positivo di gestione, per quanto sopra esposto dichiariamo voto contrario al rendiconto 2015.

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Scusate il disturbo! Dopo che un quotidiano locale ha dato risalto alla notizia, abbiamo deciso di scrivere un commento e di dare la nostra versione della cronaca della seduta del consiglio comunale del 28 Aprile scorso. Durante l’assemblea abbiamo purtroppo dovuto subire una reazione poco istituzionale da parte del Sindaco Confalonieri che è arrivato ad apostrofare il nostro capogruppo Claudio Crippa con la frase “Togliti dalla faccia quel sorriso da ebete". Come gruppo politico non possiamo accettare che il nostro Primo Cittadino si rivolga in modo intimidatorio ed ingiurioso ai nostri consiglieri che svolgono il proprio dovere politico ed amministrativo, assegnatogli dai cittadini di Albiate. Purtroppo questa infelice frase non è stata l’unica. A nostre precise domande in merito a questioni che riguardano tutti i cittadini la replica infastidita è stata: “Queste domande è l’ultima volta che me le fate”. Non solo abbiamo subito insulti, ma ci è stato anche detto ciò che NON dobbiamo più chiedere. L’amministrazione di Albiate non è un fatto privato del Sindaco; nel rispetto del ruolo di opposizione è nostro dovere porre domande che legittimamente assolvono alla necessità di partecipazione e trasparenza, nell’interesse di tutti i cittadini. Le questioni poste nella sede propria, come quella di un consiglio comunale, richiedono solo una debita risposta. Per questo chiediamo al Primo Cittadino di compiere un atto doveroso, scusandosi per questo comportamento ingiustificabile. Veniamo quindi al punto politico. Riteniamo che dichiarare, come ha fatto il Sindaco, che il DUP (il Documento Unico di Programmazione) non serva a nulla è un’evidente manifestazione di inconsistenza politica. In questo nuovo documento, completamente ignorato dalla maggioranza, viene delineata la visione strategica della Giunta, che evidentemente manca. Non siamo inconsapevoli delle difficoltà che affrontano i nostri Comuni, ma dichiarare che la programmazione non è possibile o addirittura è inutile, così come affidarsi “ai colpi di c….” (parole del Sindaco) per realizzare qualcosa per il nostro paese è una palese dichiarazione di inadeguatezza di questa amministrazione, che riduce il proprio ruolo di guida strategica alla ordinaria amministrazione. Noi non ci lasciamo intimidire, né rinunciamo ad offrire il nostro contributo critico e propositivo. A maggior ragione insisteremo su quelli che per noi sono argomenti di interesse collettivo: il nuovo Documento Unico di Programmazione del Bilancio, la convenzione AT/6 che prevede una compensazione per l’ampliamento della scuola e non ultimo il Polo Culturale. Sarà nostra cura tenervi informati su queste tre questioni, assicurando che il nostro impegno va nella direzione del rispetto politico delle istituzioni e della maggioranza.

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25 Aprile 2016 - Festa della Liberazione

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25 Aprile 2016 - Festa della Liberazione Comune di Albiate Ore 10.15 ritrovo in Piazza Conciliazione presso il Centro Sociale "Remo Canzi" Ore 10.30 S.Messa in Parrocchia - Corteo verso il Cimitero - Commemorazione con la partecipazione dei ragazzi delle scuola - Omaggio ai nostri CADUTI Confalonieri e Gatti Oggi come consiglieri eletti e gruppo Uniti per Albiate abbiamo partecipato alle celebrazioni del 25 Aprile, festa Nazionale della Liberazione. Seppur piuttosto sbrigativo nel merito della ricorrenza, il discorso del Primo Cittadino ci è sembrato politicamente corretto. Abbiamo condiviso il richiamo alle difficoltà attuali di molte famiglie e di coloro che in questi anni hanno perso il lavoro, alle situazioni critiche di molti minori e all'accento che il Sindaco ha voluto porre sull'esigenza di essere uniti per far fronte a questi problemi. Tutto pienamente condivisibile. Peccato che questa preoccupazione non si veda nelle scelte politiche concrete, come ad esempio nell'applicazione delle imposte e dei tributi. Più volte abbiamo rimarcato l'esigenza di diversificare l'imposizione in favore dei più deboli. Su questo richiamo, rintracciabile nelle nostre dichiarazioni di voto, siamo stati completamente ignorati. Infine una nota. Purtroppo per il secondo anno consecutivo è mancato un microfono con relativa amplificazione: quest'anno il Sindaco era chino sul microfono "di fortuna", con un filo troppo corto, in dotazione all'auto della Polizia Locale, dal quale tuttavia non si è sentito quasi nulla, soprattutto per chi non godeva di una posizione privilegiata. Una situazione a dir poco imbarazzante. Sorge spontanea una domanda: davvero il nostro Comune non può permettersi un microfono per le ricorrenze ufficiali presso il Cimitero? Il sospetto è che questo sia sintomatico della superficialità della nostra Amministrazione nei riguardi di chi della Festa della Liberazione non ne fa una questione di bandiera o di tradizione, ma di riconoscenza e di rispetto verso chi ha dato la vita affinché la Nazione Italia fosse il Paese libero di oggi. Pensiero, quest'ultimo, ben espresso dalla neo eletta "Sindaco dei ragazzi" a cui va il nostro ringraziamento, con la fiducia che questi valori si radichino tra le nuove generazioni.

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Bonifica amianto - Interpellanza protocollata in data 7 Aprile 2016

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Programma elettorale Polo Culturale "Aldo Zelioli" - La fabbrica della Cultura - Uniti per Albiate

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"LA FABBRICA DELLA CULTURA" fa parte del programma elettorale 2014 del nostro gruppo

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Articolo pubblicato sabato 27 Febbraio 2016 su "Il Cittadino"

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In anteprima il volantino in distribuzione nei prossimi giorni nelle case dei cittadini Albiatesi

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Com'è che si dice? Stiamo lavorando per voi... Questa sera incontro con esperto per capire cos'è il DUP. Perché le nostre non erano solo promesse #coerenza #impegno #serietà

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Come molti di voi avranno letto sui numeri del Cittadino del 2 e del 9 Gennaio ci sono state delle recenti prese di posizione del Sindaco Confalonieri e dei consiglieri comunali di Uniti per Albiate a proposito del futuro del Polo Culturale di via Giotto. È nostra intenzione aggiungere qualcosa in più rispetto a quanto riportato dai giornali, in quanto quella nostra dichiarazione è stata rilasciata un mese prima rispetto all’intervista del sindaco, e non eravamo quindi al corrente dell’intenzione della Giunta di spostare presso il Polo Cuturale gli Uffici anagrafe e protocollo e “man mano” la biblioteca. Se da una parte non possiamo che accogliere con favore che questa amministrazione dopo sette anni si ponga il problema di come utilizzare un bene dei cittadini lasciato fino ad ora a deteriorarsi, questa decisione ci lascia dubbiosi per diversi motivi. Non riusciamo a comprendere come dividere in due luoghi gli uffici del comune possa rappresentare un beneficio per i cittadini albiatesi. Gli spazi necessari in Villa Campello per l’Ufficio Servizi Sociali sarebbero comunque liberati dallo spostamento della Biblioteca nel Polo Culturale. Se si trasforma il Polo Culturale in un altro Palazzo Comunale cosa rimane per la Biblioteca? Quali e quanti spazi resteranno del progetto originario? Quali sono i vantaggi a spostare degli uffici comunali nel Polo Culturale? Il nostro timore è che venga compromesso lo scopo per il quale il Polo Culturale è stato progettato, essere un luogo di incontro e di promozione culturale a beneficio di tutta la comunità di Albiate. Ci sarebbe piaciuto che il Sindaco e la Giunta si fossero confrontati con noi su questi ed altri temi in Consiglio Comunale e nelle Commissioni, e non, come sempre, scoprire le cose dai giornali o dall’albo pretorio del Comune. Il gruppo Uniti per Albiate rappresenta quasi la metà dei cittadini del nostro paese, che hanno il diritto di essere informati e coinvolti nelle sedi previste.

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