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Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

Via Giacomo Venezian, 1, Milan, Italy
Hospital

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La Fondazione è un IRCCS Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.
Si occupa di Oncologia, in particolare della Prevenzione, della Cura e della Ricerca sui Tumori.
E' l'istituzione più antica e autorevole d'Italia in questo campo. ---------------------------------------------
COME SOSTENERCI
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INFO ASSISTENZA E CURA
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INFO RICERCA
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INFO SERVIZI AL CITTADINO
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INFO EVENTI E FORMAZIONE
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COME CONTATTARCI
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COME RAGGIUNGERCI
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IL NOSTRO ISTITUTO
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STAMPA E COMUNICAZIONE
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FORNITURE E GARE
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LAVORA CON NOI
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Fin dalla sua istituzione, risalente al 1928, la Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori” (INT) svolge, in coerenza con la programmazione nazionale e regionale, l’attività di assistenza sanitaria e di ricerca biomedica e sanitaria, di tipo clinico e traslazionale, confermandosi, in questo, come centro di riferimento nazionale.
INT si pone quale polo di eccellenza per le attività di ricerca pre-clinica, traslazionale e clinica, e di assistenza. L’inscindibilità, la reciprocità e il continuum funzionale tra clinica e ricerca costituisce un plusvalore di indubbia positiva portata, la cui presenza simultanea definisce per INT la qualifica di Comprehensive Cancer Center, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione degli Istituti del Cancro Europei (OECI).
Tra gli obiettivi costantemente perseguiti, riveste un ruolo centrale l’attività di informazione ai cittadini per la prevenzione e la cura delle patologie oncologiche. Parimenti di rilievo è l’attività di formazione e qualificazione permanente delle risorse umane, così come la funzione di centro innovatore nel campo nell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari.

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News ricerca Le "Arance della Salute" di AIRC tornano sabato 27 gennaio Le "Arance della Salute" di AIRC tornano sabato 27 gennaio Tutti possiamo fare la nostra parte per ridurre il rischio di cancro. Come? Con 0 sigarette, 5 porzioni di frutta e verdura e 30 minuti di attività fisica al giorno. I volontari dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) saranno in 2.500 piazze e oltre 600 scuole italiane con "Le Arance della Salute", il primo appuntamento dell’anno per sostenere il lavoro di 5.000 ricercatori e promuovere l’importanza dei corretti stili di vita nel prevenire il rischio di cancro. Sabato 27 gennaio scegli le 'Arance della Salute' di AIRC Milano, 22 gennaio 2018. Sabato 27 gennaio l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) inaugura il nuovo anno di raccolta fondi insieme ai suoi volontari impegnati in oltre 2.500 piazze per distribuire “Le Arance della Salute”, frutto simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle sue straordinarie proprietà. AIRC ha infatti scelto le arance rosse italiane, che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Con una donazione di 9 euro sarà possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance e una speciale Guida con preziose informazioni su alimentazione e cancro. Inoltre spazio a gustose e sane ricette a base di arance, firmate dagli chef de La Cucina Italiana, per portare, ogni giorno, sulle nostre tavole un pieno di vitamine. La battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti grazie ai progressi della ricerca, ma è sempre più riconosciuta l’importanza dei corretti stili di vita. Il cibo che consumiamo diventa un alleato per la prevenzione, se insieme eliminiamo i fattori di rischio più importanti come il fumo e la sedentarietà. Oggi sappiamo che un tumore ogni tre potrebbe essere curato per tempo se tutti aderissimo ai protocolli di screening e di diagnosi precoce. Ma c’è di più: un tumore ogni tre potrebbe non svilupparsi per nulla se tutti seguissimo stili di vita salutari. Alcuni tipi di tumore, in particolare, sono più sensibili agli effetti del cibo. La conferma viene da grandi studi internazionali, come EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), realizzato grazie anche al contributo di AIRC. Per oltre vent’anni i ricercatori hanno osservato le abitudini alimentari dei cittadini europei e i risultati confermano che esofago, stomaco e intestino – gli organi più direttamente coinvolti – sono quelli che beneficiano maggiormente delle abitudini preventive. La sana alimentazione però non basta. È importante associare a una dieta equilibrata anche un’attività fisica regolare – anche solo 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire del 20-40% il rischio di tumore al colon, all’endometrio e del polmone, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno. “Grazie ai progressi della ricerca e alla sempre maggiore conoscenza del sistema immunitario, oggi sappiamo che è possibile allenare le nostre difese naturali affinché siano sempre pronte a proteggere, nel modo migliore, il nostro organismo – sottolinea Alberto Mantovani, ricercatore AIRC, Direttore Scientifico IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente Humanitas University – È sempre più evidente che lo stile di vita costituisce per il nostro sistema immunitario una vera e propria palestra, perché ne influenza il funzionamento. 0-5-30 è la formula vincente da adottare ogni giorno: 0 sigarette, di qualunque tipo, 5 porzioni di frutta e verdura e 30 minuti di esercizio fisico moderato”. L’immagine della campagna delle Arance della Salute vede protagonisti Andrea De Censi, ricercatore e direttore dell'Oncologia medica presso l’Ospedale Galliera di Genova, in rappresentanza dei circa 5.000 scienziati sostenuti da AIRC. Accanto a lui Elisa, una dei 20.000 volontari dell’Associazione: “Credo sia fondamentale stare sul campo. Non essendo ricercatrice questo è l’unico modo in cui posso dare una mano. Voglio esserci per sensibilizzare altri giovani sull’importanza di partecipare perché solo tutti insieme possiamo consentire alla ricerca di proseguire senza soste”. Venerdì 26 gennaio “Le Arance della Salute” salgono in cattedra con “Cancro, io ti boccio”: in più di 600 scuole in tutto il territorio, bambini e ragazzi, insieme ai loro genitori e agli insegnanti, diventano infatti volontari per un giorno distribuendo le reticelle di arance rosse. Per saperne di più e per acquistare le "Arance della Salute": Comunicato stampa AIRC (PDF) http://www.istitutotumori.mi.it/upload_files/airc_arancedellasalute_270118.jpg Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro - www.airc.it Istituto Nazionale dei Tumori, banchetto all'ingresso, Giovedì 25 Gennaio, Venerdì 26 Gennaio; Numero speciale 840 001 001 (uno scatto da tutta Italia, attivo dal 15 gennaio, 24 ore su 24)

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Il 27 gennaio 2018 dalle 10.00 alle 18.00, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano apre le porte del Campus di Ricerca Cascina Rosa a tutte le persone interessate alla propria salute offrendo conferenze e incontri. Tutte le attività sono a cura dei medici e dei nutrizionisti del Campus di ricerca che da decenni conducono studi centrati sulle interazioni tra lo stile di vita e alimentare della popolazione, l’insorgenza dei tumori. L’Open Day della Salute è aperto a chiunque ed in particolare alle persone che hanno più di 50 anni e si trovano a dovere affrontare problemi di sovrappeso, colesterolo, glicemia, pressione alta ed più in generale quei piccoli problemi di salute che le spingono a cercare il giusto modo di mangiare. Il programma della giornata prevede: Brevi conferenze su stili alimentari, dieta mediterranea tradizionale e prevenzione, a cura dei ricercatori nutrizionisti per i progetti di ricerca. Valutazione dei vostri ultimi esami del sangue (glicemia, colesterolo, trigliceridi), a cura dei medici dell’Istituto. Misurazione della circonferenza vita, a cura dei membri dello staff dei progetti di ricerca. Presentazione dei percorsi di cucina naturale con assaggi, a cura delle cuoche interne ai progetti di ricerca. Le attività sono gratuite e ad ingresso libero

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Pochi fondi, tanti risultati: i nostri ricercatori "supereroi"

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𝕋𝕠𝕣𝕟𝕒𝕟𝕠 𝕥𝕣𝕒 𝕟𝕠𝕚 𝔸𝕝𝕖 𝕖 𝔽𝕣𝕒𝕟𝕫 ! Cari AMICI, a grandissima richiesta tornano tra noi Ale e Franz. L'Inter Club Istituto Nazionale dei Tumori Milano, vi invita per una serata tra amici in allegria 𝔐𝔞𝔯𝔱𝔢𝔡ì 16 𝔤𝔢𝔫𝔫𝔞𝔦𝔬 2018- 𝔬𝔯𝔢 19,30-22,00 in Aula Magna Gianni Bonadonna Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Via G. Venezian 1, - 20133, Milano _____________________ Aneddoti, racconti, interviste e tanta amicizia e solidarietà saranno gli ingredienti della serata che vedrà i mitici Ale e Franz confrontarsi con due BIG del calcio italiano. Giuseppe Bergomi, ormai per tutti "lo 𝒁𝑰𝑶" e Alessandro Costacurta "𝑩𝑰𝑳𝑳𝒀" racconteranno, incalzati dalla simpatia del duo comico, il "loro" calcio, quello delle "Bandiere", quello che un pò ci manca e che vogliamo riproporre anche questa volta. Il tutto intervallato dai piu famosi sketch di Ale e Franz. Ⓔⓥⓔⓝⓣⓞ ⓖⓡⓐⓣⓤⓘⓣⓞ ⓔ ⓐⓟⓔⓡⓣⓞ ⓐⓛ ⓟⓤⓑⓑⓛⓘⓒⓞ Durante la serata verranno anche trasmessi dei video con spezzoni delle tappe più importanti della vita sportiva dei due calciatori. A fare gli “onori di casa” saranno il dott. Enrico Regalia, medico INT della Struttura "Organizzazione trapianti di fegato" e Presidente dell'Inter Club Istituto Nazionale Tumori e il gruppo direttivo dello stesso Club Si ricorda che l’accesso in sala è consentito fino ad esaurimento posti. A fine serata sarà offerto un rinfresco curato dall'Associazione Avisgnam onlus

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NEWS ISTITUTO I pazienti adolescenti dell’Istituto dei Tumori e Fedez: una sfida a Palle… di Natale Milano, 24 dicembre 2017 A un anno di distanza dalla pubblicazione della canzone PALLE DI NATALE (Smile! It’s Christmas Day) scritta e cantata dai pazienti adolescenti del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, ecco che Fedez ha lanciato una canzone con il titolo pressochè uguale. Musica, contenuti e scopi sono decisamente diversi, ma i due titoli uguali stimolano il confronto. “Le nostre Palle di Natale – spiega Matteo Davide, uno dei ragazzi protagonisti – sono innanzitutto le nostre teste pelate per colpa della chemioterapia, poi certamente le palle dell’albero di Natale e le palle di neve, ma il titolo si riferisce anche a “che palle stare in ospedale a Natale e alle “palle” (intese come bugie) che la gente spesso ci racconta”. “Non sappiamo perché Fedez abbia scelto un titolo uguale al nostro – dice Riccardo, un altro dei pazienti del Progetto Giovani – ma noi lo interpretiamo come una sfida Fedez è un idolo per noi ragazzi e quindi accettiamo questa sfida e rilanciamo: vieni a trovarci in ospedale, per cantare con noi; o meglio, organizziamo un incontro in campo neutro, in una radio o in una televisione. Vediamo quali sono le Palle di Natale migliori”. La risposta dei ragazzi del Progetto Giovani è un’ulteriore dimostrazione dell’ironia, della forza e del sorriso con cui hanno dimostrato di riuscire ad affrontare una sfida ben più seria, quella della malattia. Le Palle di Natale dei pazienti dell’Istituto dei Tumori sono diventate un fenomeno virale e sociale: non solo il video ha superato i 10 milioni di visualizzazioni su YouTube, ma quest’anno in molte scuole la canzone è stata scelta per essere eseguita durante la tradizionale recita scolastica natalizia, al posto dei grandi classici come Jingle Bells e White Christmas. “Nata come l’Inno al Natale dei giovani pazienti oncologici – spiega Stefano Signoroni, genetista e musicista, co-autore con i ragazzi del brano - questa canzone emoziona perchè parla dei valori dell’amicizia e della solidarietà, come armi per superare i momenti difficili”. PALLE DI NATALE (Smile! It’s Christmas Day) è uno dei progetti artistici del Progetto Giovani, sorto nella Pediatria Oncologica diretta da Maura Massimino e supportato dall’Associazione Bianca Garavaglia. Come il recente fumetto “LOOP: indietro non si torna!”, realizzato dai ragazzi con i fumettisti di Mammaiuto e edito da Rizzoli, questa canzone è un modo nuovo per permettere ai ragazzi malati di raccontarsi. “E per permettere ai noi medici di parlare del Progetto Giovani – dice il dottor Andrea Ferrari, che coordina il progetto – che ha lo scopo di migliorare la qualità della cura degli adolescenti con tumore, che non sono più bambini e non ancora adulti e che necessitano per questo di luoghi di cura e di percorsi clinici dedicati”. La sfida dei ragazzi del Progetto Giovani è lanciata. Aspettiamo la risposta di Fedez. ---------------------------- Per maggiori informazioni: - Pediatria Oncologica di INT http://www.istitutotumori.mi.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=59 - Video di Palle di Natale (Smile! It's Christmas Day) http://www.youtube.com/watch?v=hFNXCuPCbLA - Il Progetto Giovani http://www.ilprogettogiovani.it/

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News istituto Nasce il nuovo polo per la diagnosi e la cura dei tumori oculari di adulti e bambini Comunicato stampa Nasce il nuovo polo per la diagnosi e la cura dei tumori oculari di adulti e bambini "Salvare la vita, conservare l'occhio e mantenere la vista": questo è il motto del team multidisciplinare per la diagnosi e la cura di adulti e bambini presso l'Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Via G. Venezian, 1 - 20133 Milano Milano, 13 dicembre 2017. Inaugurato oggi, alla presenza dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, il nuovo polo per la diagnosi e la cura delle patologie oncologiche oculari presso l’Istituto Nazionale dei Tumori (INT). Il nuovo polo, realizzato anche grazie al contributo di una cordata di onlus guidata dall’Associazione Bianca Garavaglia con la partecipazione di Vittoria Onlus, Amici di Lollo Onlus, Con Lorenzo Per Mano Onlus, Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Associazione per l’Assistenza dei Giovani e degli Anziani, NCG Medical, ha l'obiettivo di offrire un approccio specialistico focalizzato principalmente sul melanoma oculare e il retinoblastoma, le neoplasie intraoculari più comuni negli adulti e nei bambini. «Questo nuovo polo, altamente specialistico ed espressione anche della migliore collaborazione fra pubblico e privato sociale, arricchisce e completa l’offerta di ricerca e cura oncologica dell’INT e risponde all’esigenza di prendere in carico il bambino e l’adulto con un tumore oculare per garantire loro una diagnosi tempestiva e la più efficace terapia abolendo, nel contempo, gli inutili e dispendiosi disagi dei viaggi all’estero alla ricerca di risposte» – afferma Enzo Lucchini, Presidente INT. «In Lombardia sono circa 100 i nuovi pazienti che ogni anno sono colpiti da patologie afferenti all’ oncologia oculare. La nostra regione, anche nell’ottica di ampliare l’offerta di diagnosi e cura di alcune patologie rare, ha avviato tramite l’Istituto Nazionale di Tumori una sperimentazione per garantire a queste persone le cure adeguate – afferma Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia –. Una sperimentazione molto importante perché permetterà al malato di essere preso in carico non solo come un paziente con una patologia oculare, come avveniva all’estero, ma anche come un paziente oncologico la cui malattia e le sue conseguenze rientreranno all’interno di un protocollo clinico con un adeguato percorso diagnostico terapeutico». In Gran Bretagna e negli Stati Uniti, per citarne solo due, l’Oncologia Oculare è formalmente riconosciuta come una super-specializzazione che viene svolta solo da oculisti con specifico training in oncologia e patologie oculari. Da qui, la necessità di avere delle strutture dedicate. «Il melanoma oculare e il retinoblastoma sono tumori rari che colpiscono rispettivamente sei persone ogni milione di abitanti l’anno e un bambino ogni 15 mila nati – precisa Giovanni Apolone, Direttore Scientifico INT –. Tuttavia queste patologie hanno sicuramente bisogno di una competenza specialistica oculistica, ma nel contesto di un percorso di diagnosi e cura gestito da un centro con specifiche competenze oncologiche, che sia anche in grado di offrire al paziente le migliori chance di partecipare a progetti di ricerca». «Il nostro Istituto, in questo specifico settore, è l’unico in Italia in grado di gestire e coordinare percorsi assistenziali a 360 gradi offrendo, al pari dei grandi istituti che si trovano all'estero, soluzioni di cura che permettono ai pazienti oncologici di affrontare la malattia in Italia» – aggiunge Luigi Cajazzo, Direttore Generale INT. Quando si parla di tumore intraoculare (del globo oculare) è importante distinguere tra tumore primario, che ha origine direttamente dalle cellule dell'occhio, e secondario, costituito da metastasi di altri tumori (seno e polmone tra i più comuni) che abbiano raggiunto l'occhio. Solitamente i sintomi sono legati a problemi visivi, e sono aspecifici come: vista offuscata, comparsa di macchie nere o perdita di una parte del campo visivo e lampi di luce. Circa un terzo dei pazienti è asintomatico e il tumore è identificato durante una visita oculistica di routine con l’esame della dilatazione del fondo oculare. Tra i tumori intraoculari primari nell'adulto, il più comune è il melanoma che si sviluppa a partire dai melanociti dell’uvea e che è diverso da quello che colpisce la pelle. Le malattie oncologiche oculari possono colpire anche i bambini come nel caso del retinoblastoma che può interessare entrambi gli occhi con lesione singola o multipla, colpendo soprattutto il neonato e il bambino piccolo. «Oggi chi cura queste neoplasie non può più limitarsi alla sola terapia oculare, ma deve comprendere gli aspetti molecolari della malattia e avere le competenze per coordinare la presa in carico complessiva del paziente, in collaborazione coi colleghi di altre discipline e seguendo protocolli internazionali – sottolinea Martina Angi, Responsabile del servizio di Oncologia Oculare dell’INT –. Attualmente, sulla base delle caratteristiche cliniche, istopatologiche e molecolari del melanoma oculare, siamo infatti in grado di predire il rischio individuale di sviluppare metastasi e offrire un follow-up personalizzato, nonché l’accesso a soluzioni terapeutiche innovative». I pazienti affetti da queste rare forme tumorali richiedono un approccio multidisciplinare nel quale più specialisti devono attuare in modo coordinato e integrato il loro ruolo, determinando un profondo cambiamento nel trattamento di questa malattia. «La gestione terapeutica del retinoblastoma può avvenire solo in un centro di oncologia pediatrica di alta specializzazione – sottolinea Maura Massimino, Direttore della Struttura Complessa di Pediatria Oncologica dell’INT –. C’è bisogno di un team multi-specialistico con figure che vanno dall’oncologo oculare al pediatra, con genetista, psicologo, radiologo diagnosta e interventista. Nel caso dei piccoli pazienti questo comporta inevitabilmente innegabili vantaggi anche dal punto di vista della qualità di vita della famiglia». «Questa tipologia di tumore, il melanoma, sia nella forma cutanea che oculare, è particolarmente insidiosa e ha molteplici espressioni, per molte delle quali si è riusciti a tracciare un identikit caratterizzandole a livello molecolare – dice Mario Santinami, Direttore della Struttura Complessa Melanoma Sarcoma dell’INT –. La conseguenza pratica è stata una rivoluzione sul piano terapeutico: farmaci intelligenti che, utilizzando i bersagli molecolari specifici, hanno dimostrato di essere efficaci nei pazienti che presentano una determinata mutazione»I tumori intraoculari sono piuttosto rari ed è quindi importante, in questi casi, rivolgersi a un centro specializzato dove medici esperti, oltre alla diagnosi corretta, sono in grado di consigliare anche la terapia migliore per trattare la malattia cercando di preservare la capacità visiva. Il trattamento è diverso in base allo stadio malattia e alle caratteristiche del paziente. Le opzioni terapeutiche principali sono la chirurgia e la radioterapia. L’INT ha una lunga tradizione di brachiterapia (un particolare tipo di radioterapia ad alta intensità e bassa penetrazione, in cui la sorgente radiante deve essere messa in contatto con l’organo da trattare) e ora, grazie al progetto di Regione Lombardia, è in grado di offrire questo tipo di trattamento anche per l’occhio. In alternativa, i pazienti possono beneficiare anche dell'adroterapia con protoni, un tipo molto avanzato di radioterapia esterna che permette di colpire selettivamente bersagli ben definiti con un’alta dose di radiazioni, risparmiando in tessuti circostanti. «L’adroterapia è efficace anche nel trattamento del melanoma oculare. Fino ad oggi la maggior parte dei pazienti italiani erano indirizzati all’estero, ad esempio presso il centro di protonterapia di Nizza. Da fine 2016, il CNAO si afferma come punto di riferimento anche per questa patologia. Ora nasce un nuovo polo INT-CNAO-Ospedale Sacco per la diagnosi e la cura dei pazienti lombardi – afferma Erminio Borloni, Presidente Fondazione CNAO –. Quanto realizzato per il melanoma oculare è il primo passo verso un modello di collaborazione e condivisione tra IRCCS pubblici e CNAO che sono chiamati ad una effettiva integrazione che garantisca l’appropriatezza della cura. Come per i melanomi anche per altri tumori (sarcomi, meningiomi, tumori pediatrici e altri inclusi nell’elenco consultabile sul sito www.cnao.it) si stanno definendo delle regole condivise per la corretta selezione, trattamento e follow-up dei pazienti che possono beneficiarne. Il 30% dei pazienti del CNAO ha subìto precedentemente altri trattamenti non risolutivi: una percentuale che dovrà essere abbattuta a vantaggio dei malati stessi e per la riduzione della spesa sanitaria. Questo sistema virtuoso che stiamo lanciando qui in Lombardia deve diventare un modello da esportare nel resto del Paese». Per maggiori informazioni: • Comunicato stampa INT del 13.12.2017 http://www.istitutotumori.mi.it/upload_files/cs_int_oncologia_oculare_131217.pdf

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News istituto Ambrogino d’oro 2017: oncologi dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nell’elenco dei premiati Milano, 6 dicembre 2017. Il 7 dicembre, Sant’Ambrogio, come da tradizione il Comune di Milano ha consegnato le civiche benemerenze, comunemente conosciute come Ambrogini d’oro. Sono in totale 36: 15 Ambrogini d’oro, 20 attestati di civica benemerenza e una Medaglia d’oro alla memoria. Tra i premiati, spicca l’Istituto dei Tumori di Milano (INT) grazie al professor Filippo De Braud e al dottor Francesco Garbagnati. Gli Ambrogini d’oro di quest’anno si aggiungono all’Attestato di Civica Benemerenza del Comune di Milano, assegnato nel 2016 al dottor Roberto Boffi, Pneumologo Responsabile della S.S.D. di Fisiopatologia Respiratoria e del Centro Antifumo dell’INT, per il contribuito reso nella sensibilizzazione circa i pericoli causati dalla dipendenza da fumo. «Per l’Istituto Nazionale dei Tumori rappresentano importanti riconoscimenti – dichiara Enzo Lucchini, Presidente INT – Ne siamo orgogliosi perché viene premiato il lavoro di chi ha dato un contributo determinante alla ricerca, a riprova ancora una volta dell’alta qualità della ricerca che viene condotta all’INT e dei percorsi di cura. Lo dimostra anche la valutazione del Ministero della Salute: nella classifica relativa ai 40 IRCCS sul territorio italiano, stilata in base a criteri scientifici e assistenziali, l’INT milanese è il primo dei 12 IRCCS oncologici». «Non possiamo che essere felici per il riconoscimento della città di Milano al lavoro di chi si è adoperato per contribuire ai progressi della ricerca e al miglioramento delle strategie terapeutiche. – aggiunge Luigi Cajazzo, Direttore Generale INT – Rafforza inoltre ancora di più la figura dell’INT, da sempre punto di riferimento “storico” per la città prima di tutto, ma anche per chi proviene da altre Regioni italiane». Il professor Filippo de Braud è Professore ordinario di Oncologia Medica presso l’Università di Milano e dirige il Dipartimento di Oncologia e Ematologia in INT, Centro di riferimento per il trattamento dei tumori in Italia (neoplasie solide dell’adulto a più alta incidenza, neoplasie rare e tumori pediatrici). La Struttura che dirige si occupa inoltre di sperimentazione clinica e traslazionale nei tumori solidi, con particolare attenzione ai tumori polmonari, del tratto gastroenterico (stomaco, pancreas, vie biliari e colon retto), ai tumori neuroendocrini, al melanoma, al tumore della mammella ed a quelli del tratto urogenitale. L’Ambrogino d’Oro è proprio per l’attività nell’ambito della ricerca. «Sono profondamente onorato nel ricevere l’onorificenza dell’Ambrogino d’Oro – dichiara il professor Filippo de Braud – È il riconoscimento del mio contributo volto a riportare in Italia gli studi in oncologia di fase 1, cioè quelli relativi allo sviluppo iniziale delle molecole. Il nostro Paese ne era stato ingiustamente escluso, a causa di errati pregiudizi legati alla nostra capacità organizzativa di fare ricerca nell’ambito degli studi di fase 1. Ora, più del 10 percento degli studi attivi nel nostro Paese sono di fase 1 si svolge in Italia, a riprova delle nostre capacità e di questi, oltre 30 sono in corso presso l’INT. Oggi l’Istituto Nazionale dei Tumori è un modello di riferimento nell’ambito della ricerca ed è l’unico Centro italiano interamente accreditato per tutto il processo della fase 1». Il dottor Francesco Garbagnati, specialista in radiodiagnostica e radioterapia, già Direttore dell’Unità Operativa Semplice per i Trattamenti Intralesionali a Radiofrequenza all’INT, ha ideato e sperimentato la tecnica della termoablazione a radiofrequenza per il trattamento percutaneo mininvasivo nei tumori epatici, metodica oggi ampiamente riconosciuta a livello internazionale. Per questo, l’assegnazione dell’Ambrogino d’Oro. «È un riconoscimento che mi rende orgoglioso di poter festeggiare la città dove sono nato, Milano, con una idea che da Milano si è diffusa nel mondo – sottolinea il dottor Francesco Garbagnati - Da sempre il malato oncologico arriva a Milano all’INT perché vuole essere guarito o almeno curato e se ciò non è possibile, vuole avere la speranza di cure innovative, speranza che nasce dalla ricerca. La termoablazione a radiofrequenza è nata proprio da questo concetto, quindi dalla speranza di avere un’idea da concretizzare per cercare di portare alla guarigione pazienti anche non operabili. Con la collaborazione del dottor Sandro Rossi di Piacenza (che per primo al mondo all'ospedale di Piacenza nel 1988 ha inserito in un epatocarcinoma un elettrodo semplice a radiofrequenza) abbiamo modificato gli elettrodi allora utilizzabili solo in neurochirurgia per poter applicare la radiofrequenza alla distruzione dei tumori epatici anche di grandi dimensioni, progettando un ago elettrodo con elettrodi multipli a uscite laterali inseribile nel paziente per via percutanea sotto guida ecografica. Dopo la fase sperimentale presso la clinica Universitaria Veterinaria di Milano si è passati alla fase clinica sul paziente, permettendo così la divulgazione scientifica internazionale della tecnica di termoablazione sia percutanea che intraoperatoria. Tale procedura oggi definita come ''RFTA radiofrequency thermal ablation'' in particolare per la cura degli epatocarcinomi, è stata convalidata a livello scientifico internazionale e considerata come metodica chirurgica per poter distruggere un tumore epatico di 35 mm con intervento ecoguidato mininvasivo in anestesia locale in ricovero di 24 ore». Per maggiori informazioni: • Comunicato stampa http://www.istitutotumori.mi.it/upload_files/CS_Ambroginodoro_INT_6_12_2017.pdf

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Anche Javier Zanetti, vicepresidente di F.C. Internazionale Milano, legge Loop - Indietro non si torna, il fumetto realizzato dai ragazzi del Progetto Giovani, un fumetto che parla di superpoteri, eroi, ma anche di cambiamenti e cicatrici

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News istituto Palle di natale, la canzone scritta dai ragazzi del Progetto Giovani, ha superato 10 milioni di visualizzazioni Milano, 1° dicembre 2017 – Un anno dopo, in modo del tutto inaspettato, la canzone PALLE DI NATALE (Smile! It’s Christmas Day), scritta in occasione del Natale 2016 dai ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, ha ripreso ad essere ascoltata e condivisa sui i social network, superando i 10 milioni di visualizzazioni su YouTube (lo scorso dicembre aveva raggiunto 6 milioni e mezzo di visualizzazioni). PALLE DI NATALE è diventata oggi in Italia un vero fenomeno virale e sociale: quest’anno, inoltre, in molte scuole elementari e medie è stata scelta per essere eseguita durante la tradizionale recita scolastica natalizia, al posto dei grandi classici come Jingle Bells e White Christmas; così come è stata scelta come tema di molti mercatini natalizi o manifestazioni benefiche indipendenti. Nata come l’Inno al Natale dei giovani pazienti oncologici – o comunque come qualcosa di strettamente legato all’oncologia – questa “Christmas Carol” è diventata una canzone di tutti, espressione della bellezza e della gioia del Natale. PALLE DI NATALE, vero e proprio inno alla condivisione di valori e di sentimenti profondi come l’amicizia, i legami di affetto tra le persone, la solidarietà, la possibilità di costruire una realtà buona, anche a partire da una situazione difficile, qualunque essa sia. La musica, una delle forme d’arte più vicina al mondo degli adolescenti, ma anche la più accessibile a tutti per l’efficacia universale di suscitare emozioni, si è rivelata uno strumento comunicativo potente, insieme alle immagini del video. Attraverso i social network, la musica si è dimostrata in grado di veicolare messaggi importanti ad un pubblico molto vasto. È difficile individuare le ragioni che possano spiegare un fenomeno così sorprendente, che supera le aspettative e gli obiettivi dei progetti artistici del Progetto Giovani (che ha innanzitutto la mission di migliorare la qualità di cura degli adolescenti con tumore e poi quella di creare spazi e progetti dedicati che favoriscano nuovi mezzi di espressione ed elaborazione emotiva). Nei progetti creativi dei ragazzi malati, tra cui quello musicale, la malattia diventa metafora delle difficoltà della vita: i giovani pazienti diventano testimoni della possibilità di superare queste difficoltà attraverso le relazioni e lo sforzo di lavorare insieme per creare cose belle. Proprio a Natale, dei “ragazzi pelati e in pigiama” diventano l’emblema di quello che le persone cercano e vogliono condividere: l’amicizia, lo stare insieme, la speranza di poter affrontare le difficoltà della vita e di inventare una nuova realtà, più simile a come la si spera. L’ospedale, in questo modo, va largamente oltre il suo ruolo e diventa un luogo dove è possibile promuovere l’arte e fare cultura, come risultato di percorsi a contatto con la sofferenza e soprattutto come risultato di un modello in cui l’attenzione è posta sulla persona nella sua globalità e i pazienti sono sostenuti, e protetti, attraverso un reale supporto multidisciplinare.

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News istituto “Anche le tartarughe”, un percorso didattico per gli alunni della Pediatria dell’Istituto Nazionale Tumori Da molti anni sulla terrazza del reparto di Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori vivono tre tartarughe. Anche con il loro aiuto, i piccoli pazienti possono rivedere la propria storia e raccontare i propri timori in modo meno spaventoso. Quando la tartaruga Maria Stuarda si è ammalata ed ha avuto bisogno del veterinario, il suo percorso di cura e di convalescenza è diventato lo spunto per costruire un laboratorio di gioco e narrazione, coordinato dal dottor Carlo Alfredo Clerici e realizzato dalle educatrici della Sezione Didattica. La Sezione Didattica del Comune di Milano, dal 1977 presso l’Istituto dei Nazionale Tumori, e la cattedra di scuola primaria ospedaliera statale, presente dal settembre 2010, consentono ai bambini che devono affrontare la malattia e il percorso di cura di non interrompere il proprio percorso educativo e scolastico. Il lavoro svolto con le tartarughe ha portato alla pubblicazione di “Anche le tartarughe”, libro che sarà distribuito a tutti i bambini dell’Istituto. «Tutte le persone che si ammalano hanno bisogno che qualcuno si prenda cura di loro. La vicenda narrata in “Anche le tartarughe” mostra che è necessario tenere sempre in considerazione le necessità di ciascuno - afferma Maura Massimino, Direttore Struttura Complessa Pediatria Oncologica dell’INT - e che bisogna agire nei modi e negli ambienti adeguati. C’è sempre qualcuno che può avere bisogno di noi e per il quale possiamo essere utili e importanti».

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Adsint MIlano è lieta di invitarvi all’evento gratuito LEGAMIANONIMI per ringraziare tutti i donatori di sangue che ogni anno garantiscono l’autosufficienza trasfusionale per le cure del nostro Istituto https://www.facebook.com/ADSINT https://www.facebook.com/LEGAMIANONIMI/

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News istituto Giovani contro il cancro: «LOOP. Indietro non si torna», un fumetto per raccontarsi, un supereroe per reinventarsi La storia e i supereroi protagonisti di Loop sono stati creati dagli adolescenti del Progetto Giovani e disegnati dai fumettisti del collettivo Mammaiuto Lab. Il volume, edito da Rizzoli Lizard© è stato presentato oggi all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. L’Istituto di via Venezian è centro d’eccellenza per la cura dei tumori dell’età pediatrica e degli adolescenti. Milano 14 novembre 2017 - I ragazzi del Progetto Giovani della Pediatria Oncologica della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano si raccontano attraverso «Loop. Indietro non si torna», libro a fumetti che narra le vicende di alcuni giovani supereroi che si incontrano in un ospedale. I personaggi e le loro vicende sono state ideate dai ragazzi e messe in pagina dall’abile penna dei fumettisti del collettivo Mammaiuto Lab. La presentazione del volume, edito da Rizzoli Lizard© e realizzato grazie al contributo dell’Associazione Bianca Garavaglia Onlus (www.abianca.org), si è svolta oggi nell’Aula magna Bonadonna dell’Istituto di Via Venezian, insieme ai ragazzi e alle ragazze del Progetto Giovani. «Il fumetto testimonia non solo il valore artistico di questo progetto ma anche che l’arte, in ogni sua forma, è un formidabile strumento di aiuto nella cura dei nostri pazienti» – ha detto Enzo Lucchini, Presidente di INT. – «Il nostro Istituto, primo IRCCS oncologico, continua ad affermarsi come centro di eccellenza, anche nella cura dei pazienti in età pediatrica e adolescenziale. La struttura complessa di pediatria oncologica, diretta dalla dottoressa Maura Massimino, ha una riconosciuta leadership nazionale e internazionale nella clinica e nella ricerca e si prende carico ogni anno di circa 250 nuovi pazienti con tumore solido». Il Progetto Giovani è parte integrante della Pediatria Oncologica dell'INT ed è supportato dall’Associazione Bianca Garavaglia onlus che da 30 anni sostiene i suoi progetti creativi e anche le attività di ricerca del reparto. A partire dal 2011, il Progetto Giovani ha numerose iniziative legate all’arte e alla creatività (moda, fotografia, musica, come la canzone Palle di Natale che ha avuto oltre 8 milioni di visualizzazioni sul web), con l’idea di offrire ai pazienti nuovi strumenti di espressione e ai medici percorsi privilegiati per entrare nel loro mondo. In 4 mesi di lavoro, i pazienti adolescenti del Progetto Giovani hanno imparato i segreti della scrittura da Lorenza Ghinelli, scrittrice e insegnante della Scuola Holden di Torino. Attraverso “Loop”, i ragazzi e le ragazze coinvolti (circa 20) hanno raccontato che cosa significhi per un adolescente ammalarsi di tumore: la rabbia, la paura, la solitudine ma anche la voglia di vivere, di guardare avanti e di crescere inventandosi una normalità che può sembrare impossibile, consapevoli che “indietro non si torna”. «Rispetto alle altre iniziative, il laboratorio di scrittura e il racconto hanno permesso ai ragazzi un approccio più diretto al raccontarsi – ha detto il dottor Andrea Ferrari, Responsabile del Progetto Giovani – Ogni ragazzo ha inventato il proprio personaggio, definendone i poteri, inventandone il passato e disegnandone uno schizzo. Ogni supereroe sembra proprio essere la diretta espressione del ragazzo che l’ha creato. I superpoteri sembrano essere le armi per esorcizzare la paura della malattia. Nel racconto, i nostri ragazzi ci parlano della loro voglia di vivere, ma anche della loro fragilità e del loro bisogno di protezione e di guida, nel fumetto come nella realtà. Il Progetto Giovani, per loro, è proprio questo: protezione e guida». «Gli adolescenti, infatti, sono una popolazione di pazienti molto vulnerabile – ha detto Maura Massimino, Direttore della Struttura Complessa Pediatria Oncologica dell’INT – per i loro particolari bisogni psicologici legati all’età, ma soprattutto per alcuni aspetti clinici come la difficoltà di accesso alle cure di eccellenza, che fanno sì che a parità di malattia e di stadio, un adolescente abbia minori probabilità di guarigione rispetto ad un bambino. Il Progetto Giovani ci insegna però oggi che i nostri pazienti adolescenti sono consapevoli di questi bisogni, ce li raccontano loro, si reinventano testimonial al nostro fianco». Il Progetto Giovani suggerisce un nuovo modo di pensare la relazione tra i medici e i pazienti. «Abbiamo imparato dai nostri ragazzi che arriva un momento in cui occorre rendersi conto che il trial clinico non basta e che aspetti leggeri, come un sorriso o un silenzio o un prendersi le mani, sono in realtà vitali. – ha concluso Andrea Ferrari – Arriva il momento in cui a noi medici viene chiesto di mettere in gioco non solo tutto il nostro sapere, ma anche il nostro cuore, la nostra forza e le nostre fragilità di medici che hanno l’enorme privilegio di poter camminare al fianco di un ragazzo nel momento più difficile della sua vita». -------------------------------------- Per maggior informazioni: Comunicato stampa http://www.istitutotumori.mi.it/upload_files/Comunicato_Progetto%20Giovani_14_11_2017.pdf Video di Presentazione del fumetto «Loop. Indietro non si torna» https://www.youtube.com/watch?v=tDXAZPBbU28 Dal 16 novembre il fumetto é prenotabile e acquistabile sugli store online ai seguenti ink ibs https://www.ibs.it/loop-libro-mammaiuto-lab-progetto-giovani/e/9788817094825 amazon https://www.amazon.it/Loop-Collettivo-Mammaiuto/dp/881709482X/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1510065518&sr=1-1&keywords=loop Pediatria oncologica INT http://www.istitutotumori.mi.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=59 Il Progetto Giovani http://www.ilprogettogiovani.it/

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Ultima occasione 2017 per vivere un happy hour musicale sul tetto dell'istituto dei Tumori di Milano! Ne scrivo sul nuovo numero di MM: http://www.lasestina.unimi.it/inserti-e-multimedia/mm/mm-n-13-20-giugno-2017/ Oggi tributo ai Beatles! #MM #int #istitutonazionaledeitumori #notesuuntettochescotta #notepositive #readthis #happyhour #musicachecura #stopcancer #ontheroof #overthetop #aperitivo #milano #oggi #beatles #tribute

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"Ma non l'hai capito che il dolore serve Proprio come serve la felicità?" #BrunoriSAS live a #OfficineBuone Istituto Nazionale Dei Tumori di Milano. #canzonecontrolapaura #istitutotumori #livepainting #andreaspinelliart #art #illustration #drawing #draw #picture #artist #sketch #sketchbook #paper #pen #pencil #artsy #instaart #beautiful #instagood #gallery #masterpiece #creative #photooftheday #instaartist #graphic #graphics #artoftheday

"Ma non l'hai capito che il dolore serve
Proprio come serve la felicità?" #BrunoriSAS live a #OfficineBuone
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"Ma non ti sembra un miracolo Che in mezzo a questo dolore In tutto questo rumore A volte basta una canzone Anche una stupida canzone Solo una stupida canzone A ricordarti chi sei" Grazie #BrunoriSAS, grazie #OfficineBuone . #canzonecontrolapaura #istitutotumori #livepainting #andreaspinelliart #art #illustration #drawing #draw #picture #artist #sketch #sketchbook #paper #pen #pencil #artsy #instaart #beautiful #instagood #gallery #masterpiece #creative #photooftheday #instaartist #graphic #graphics #artoftheday

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Direttamente da #officinebuone... Dario #brunori che #donailsuotalento. Che roba pazzesca!!!

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Oggi ritraggo un artista importante in un contesto molto importante grazie a #OfficineBuone. #istitutotumori #istitutotumorimilano #milano #ospedale #andreaspinelliart #art #illustration #drawing #draw #picture #artist #sketch #sketchbook #paper #pen #pencil #artsy #instaart #beautiful #instagood #gallery #masterpiece #creative #photooftheday #instaartist #graphic #graphics #artoftheday

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